Erano stati dei giorni piuttosto particolari quelli, mi ero concentrato in molte cose, tra le quali mio amato dolce far nulla. Non che mi piacesse oziare, però amavo non aver impegni così da potermi dedicare alle cose che amavo di più, come le pozioni ad esempio. Avevo trovato anche il nome per la mia nuova pozione, almeno, il nome personale che le avrei dato. L'avrei chiamata "Helena" un liquido di un azzurro chiaro, quasi tristallino, dal profumo attraente e l'effetto mortale, un pò come l'incontro con la donna era stato per me. Di certo non facevo le cose a caso, io! Quel pomeriggio il preside mi aveva convocato per uno scopo ben preciso, io avevo notato che c'erano un altro licantropo a scuola, ma questo non aveva notato me, amata esperienza. Purtroppo però non ci avevo mai parlato, anzi..per fortuna. Odiavo rispondere ad angoscianti domande riguardanti il nostro essere, apparire, e robe varie. Io non avevo mai avuto un maestro, mi ero documentato un sacco con degli stupidi libri che mi avevano solo confuso le idee, fin quando con il passare del tempo avevo imparato sempre più cose, fino a diventare un esperto. Avevo purtroppo avuto anche un sacco di scontri, ma questa era una storia a parte, che non influiva su quello che stavo pensando al momento ovvero: liberarmi al più presto del compito che il preside mi aveva dato. Dovevo dare la pozione Antilupo alla signorina..signorina. SI, non ero costretto a ricordarmi il nome, non avrei avuto bisogno di una sua fotografia per riconoscerla, no di certo. Non sapevo però se fingere di non essere un lycan, oppure ammetterlo con tranquillità, non avevo idea se il mio segreto con lei potesse essere al sicuro o meno. Le bimbe erano imprevedibili, magari una volta scoperta dal fidanzatino avrebbe fatto la spia dicendo cose come "anche Dealer è un licantropo!" ed io sarei stato fottuto. Non sapevo se potevo permettermi cose del genere, ne tanto meno avevo voglia di rischiare. Ma ci avrei pensato una volta visto di che pasta fosse fatta la presunta minaccia. Stavo vagando ormai per la scuola da chissà quanto tempo, e del prefetto dei corvonero nessuna traccia. Avevo chiesto a qualche suo compagno di casata infine, che mi aveva indicato il cortile di pietra. Ebbene era quello che facevano..prendere il sole e dormire sotto gli alberi. Che bella cosa l'adolscenza. Mi recai al posto indicato con estrema calma, ritrovando una ragazzina intenta a dormire seduta, o almeno..così sembrava, perchè dubitavo che in realtà fosse così. Stringevo la mia provetta in mano, passandola tra le dita come fosse una monetina. Era una cosa che facevo con tutte le cose che mi capitavano a tiro.
Signorina Wolf? che bravo, mi ero anche ricordato il cognome. Beh, che amara coincidenza che questo rispecchiasse il suo essere. Non sapevo la sua storia, come fosse diventata quello che era, non mi era interessato fino a quel momento ne mi sarebbe mai interessato, quindi dovevo solo limitarmi a svolgere il mio compito. Ovviamente, informandola riguardo tutto ciò che la pozione comportava, e non.
va benissimo! Anzi, scusa se il mio post è troppo breve!