Fatti sotto stronzo!

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CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 09:24




Chris Told ● Licantropo ● Scheda
GG ● MM ● AA
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Crick, crock.. il suono di quelle vecchie patatine si rompeva tra i miei denti rilasciando quel gusto così incredibilmente salato. Adoravo le patatine, certodi qualsiasi tipo si stesse parlando.. io l'amavo in ogni caso. Buttato sul divano di casa mi stavo godendo il mio momento dedicato all'ozio più totale, oh dolce far nulla! Mi iniziava a mancare, dopo una lunga dormita non c'era niente di meglio che restare sul divano ad osservare stupidi programmi televisivi. Per fotuna la gazzetta del profeta mi era arrivata e non troppo in ritardo. in 27 anni non ero mai riuscito a capire come diavolo facessero quei gufi a capire dove cazzo me ne andavo, soprattutto quando ero io stesso a non sapere ancora dove diavolo me ne volevo andare. La televisione creava un fastidioso brusio di sottofondo dove un qualche babbano stava spiegando le previsioni del tempo londinesi. A volte ero seriamente convinto che si limitassero a dare delle registrazioni fatte qualche mese fa perchè.. si insomma, il tempo a Londra non cambiava poi molto o pioveva o.. pioveva? - piovere o non piovere.. questo è il dilemma- Improvvisamente mi ero alzato a sedere sul divano, la mano testa come ad afferrare un teschio invisibile ed un'intensa aria drammatica impressa sul volto. Si avrei anche potuto fare il drammaturgo Sheckserpiano se qualcuno me lo avesse propoosto. Ero bravo in ogni mansione, tranne quelle che richiedevano una capacità rifelssiva pari a diversi sinapsi del mio cervello. Nono, quel genere di lavoro non faceva per me. Sentì dei passi scivolare giù dalle scale ad una gran velocità. Riabassai lentamente il braccio riappoggiandolo sui jeans in quel momento sbottonati, si perchè.. quella notte c'era stato un gran movimento per mia fortuna. Mi incantai a guardare la donna per qualche secondo. Era stupenda dai bei capelli castani e splendidi occhi color del male. Si era stata una bella notte che speravo si sarebbe ripetuta. Alexis era una delle donne più strepitose che conoscessi ma nessuno dei due aveva ancora voglia di impegnarsi in qualcosa quindi preferivamo scoparci di tanto in tanto giusto per fare qualcosa. Non che la cosa potesse dispiacermi anzi.. ma non mi andava per niente di impegnarmi con un'unica donna quando la mio fianco potevo averne ancora altre mille e quindi il mio non era di certo tradimento. Mi stampò un bacio sulle labbra salutandomi con la mano prima di dirigersi verso l'uscita del mio buco di casa. Mi sporsi ad osservarle il fondoschiena decisamente perfetto. Oh che cosa le avrei fatto.. Scossi la testa di colpo. Concentrazione Told! Mi rimbeccò il mio cervello - ma fottiti!- Risposi ad alta voce afferrando dal piccolo tavolino posto di fronte a me ciò che restava della mia tazza di caffè. Mi alzai in piedi sorseggiandolo lentamente scrocchiando le ossa, ripristinando la posizione dei muscoli intorpiditi. Sarei volentieri tornato nuovamente a letto ma sapevo che non ne sarebbe valsa la pena, quella giornata sarebbe stata presto il plenilunio che ormai da una vita mi perseguitava quindi.. finì il caffè riposando la tazza sul tavolino e uscì dal retro del mio buco di fogna. Non sapevo perchè avevo scelto quella casa, forse perchè non mi andava di chiedere a mia madre un finanziamento, non ero mai stato tipo da chiedere aiuto, piuttosto rubavo.. e la cosa mi divertiva particolarmente. Osservai i miei piedi. In quel momento indossavo solo un paio di Jeans per via della splendida notte.. tanto meglio. Iniziai a correre lasciando che il mio corpo si librasse tra quei campi per poi sfociare in un piccolo bosco. I muscoli si contraevano diventando solo spasmi che scuotevano il mio corpo, come percosso da lunghi brividi. Il mio corpo cambio forma, più forte, più robusto più..peloso. Non ero più io, perchè non avevo una coscienza, non distiungevo bene o male ma solo cibo buono da cibo cattivo. Percorrevo il bosco a gran velocità alla ricerca di qualcosa da sbranare da uccidere.. da fare a pezzi. Mi avvinghiai su un cervo che addentai alla giugolare, strattonandolo in aria quà e là solo per dar sfogo alla mia forza, prima di atterrarlo.
Strappavo brandelli di carne che ingoiavo con semplicità nonostante sembrassero enormi. Mi voltai di scatto sentendo delle foglie secchie scricchiolare. Un'altro licantropo. Merda! Si anche il mio cervello mannaro elaborava pensieri di questo genere. Mi portai di fronte alla mia preda, al mio cibo che non avrei di certo lasciato in pasto ad un altro. Stronzo fatti avanti!


'Sid
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 14:56




Era passato quasi un mese e mezzo dalla mia ultima trasformazione, anzi no..forse di più, forse di meno. Non riuscivo a stabilire con precisione quanto tempo fosse passato dalla ultima magnifica notte della mia trasformazione..certo, non era stato di certo il lupo che era in me a rendere bella la serata, ma piuttosto la bellissima Helena che mi aveva allietato e soddisfatto con la sua compagnia. Ancora mi veniva da sorridere se ripensavo ai nostri momenti insieme, che da quel giorno si erano intensificati, diventando sempre più frequenti, ma mai monotoni. Entrambi iniziavamavo a conoscerci, a giocare l'uno con l'altra, divertendoci e lasciando il mondo alle spalle quando eravamo insieme, forse gli unici attimi di solitudine che potevamo concederci durante l'arco della giornata erano quelli che riuscivamo a rubare al tempo solo per scambiarci un bacio nascosti in qualche classe vuota della scuola, o nella penombra di qualche statua. Nei nostri uffici che si rivelavano il più delle volte chiusi a chiave. Forse qualcuno iniziava a dubitare che tra di noi ci fosse qualcosa, perchè sempre più occhiate equivoche ci venivano rivolte, tutti affamati di news e pettegolezzi. Che di certo non avrebbero coinvolto anche me, nossignore. Io non mi facevo coinvolgere negli scandali, per cui era meglio tenere la nostra relazione nascosta, non tanto per me, quanto per lei, dato che suo figlio non era proprio un pezzo di pane, e di certo non avrebbe mai accettato che io andassi a letto con sua madre. Mi liberai dai miei pensieri solo nel momento che i miei piedi, già nudi, toccarono il terriccio umido della foresta che per quella notte avevo deciso di "frequentare". Non avrei avuto abbastanza tempo per tornare a casa mia, dato che la luna si apprestava a riempire il cielo con la sua imponenza. La mascella era la prima cosa che iniziava a duolermi quando ero in proncinto di trasformarmi, chissà perchè...avevo chiesto ad altri licantropi ed ognuno avvertita un dolore più intenso in una precisa parte del corpo. A me stranamente era la mascella, che cosa strana. Mi tolsi la camicia, guardandomi intorno ed annusando l'aria, che fortunatamente sembrava libera da odori umani o di altre creature. Si sentiva solo un odore di sangue che riusciva ad annebbiarmi i sensi anche da umano. Appena la luca fece capolino da una fitta coltre di nubi, il mio corpo iniziò a trasformarsi, e non ci misi molto per diventare la parte più spaventosa di me.

Il lupo iniziò a girovagare per la foresta, come al suo solito correndo per marcare il territorio, per sentire i vari odori e vedere le varie presenze. Anche se non era umano e non aveva logica, il suo istinto seguiva processi piuttosto metodici, che lo spingevano a salvaguardarsi in ogni caso. All'improvviso la testa si girò pericolosamente veloce, un odore nuovo, che conosceva ma non riconosceva...un altro licantorpo. Accellerò la corsa, fino ad arrivare al confine nord del bosco, dove dei lamenti segnavano la morte di un povero cervo indifeso, che sembrava sgretolarsi come gesso nelle mani di un bambino. Peccato che in realtà si trovasse nelle fauci di un licantropo. Edward ringhiò silenziosamente, gonfiando il petto in modo che apparisse più grosso del dovuto, in confronto al lupo piuttosto giovane che gli si stagliava davati, ora fisso nella sua direzione. Uscì dal cesupuglio, ululando al cielo, prima di girare circospetto intorno al suo nuovo...amico. Il muso sembrò contorcersi in una smorfia, e se fosse stato umano, quello sarebbe stato sicuramente uno dei sorrisi più inquietanti che fossero mai stati visti.
 
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CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 15:14




Chris Told ● Licantropo ● Scheda
GG ● MM ● AA
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Respirai a fondo un intricato odore di sangue che mi riempiva i polmoni che in quel momento cercavano più aria del dovuto. Stavo valutando la situazione che avrei anche evitato volentieri, ma quello stronzo in quel momento si trovava a fiutare la mia preda. La mia e non gliela avrei mai lasciata. Diedi un ultimo strattone al cervo ormai morto da diversi minuti, lasciando così che la sua carcassa senza vita ricadesse per terra, rompendo altre foglie secce. Ingoiai il mio bocccone ma presto sarei tornato su di lui, molto presto.. appena avrei finito con l'indesiderato ospite.
Era comparso da dietro un cespuglio uluando richiamando a sè la luna. Imitai il suo stesso gesto ma non per rappresentare la stessa appartenenza, quella era una sfida che accettavo volentieri, perchè mai mi sarei fatto fottere il mio cibo così. Iniziai a correre verso il lupo più grande anche alle prese con la sua cantilena. Portai le zampe in avanti riuscendo così ad atterrarlo, rotolando più volte su se stesso. Lo osservai ora più lontano dal mio cibo, ma per quanto sicuro avrei dovuto sentirmi non era così perchè prima o dopo avrei visto il suo contrattacco. Portai le zampe anteriori più basse in modo tale che il muso del lupo fosse a pochi centimetri da terra, pronto a scrutare la situazione, pronto ad agire per essa.
I muscoli erano contratti, non aspettando altro che un contrattacco. Il respiro diventava sempre più affannoso nell'attesa, disegnando nell'aria piccole nuvolette di fumo per via della condensa che il respiro troppo caldo andava a creare con la temperatura fredda. Ringhiai in direzione di quel lupo di poco più grande di me il che significava anche più vecchio. Tanto meglio, lo avrei messo fuori gioco prima, inoltre aveva un manto che mi era abbastanza famigliare così come il suo odore ma di certo ancora sconosciuto.


'Sid
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 20:56




Sembrò quasi che il tempo si fermasse e l'aria restasse ferma, osservando quel raccapricciante spettacolo che si presentava agli occhi della natura. Il lupo più piccolo, dal pello grigio si scagliò su Edward, che preso alla sprovvista ancora intento ad osservare il suo rivale e la carcassa dell'animale che emanava un profumino appetitolo, era stato aggredito, lanciando il licantropo di qualche mentro più avanti, dato che si era rivoltato su se stesso, mentre un fiotto di sangue usciva da un taglio poco sotto il costato dell'animale. Emanò una specie di lamento, che subito venne interrotto. Fissò per poco la sua preda, che non era più la carcassa ma bensì il suo aggressore, lo scrutò neglio occhi come a leggervi dentro le sue intenzioni, per prevedere quali movimenti avrebbe fatto, studiandolo. Digrignò i denti, mostrando lunghe fila di denti bianchi e appuntiti, prima di balzare in piedi, e con un salto solo puntare alla gola dell'altro lupo, atterrandolo, schiacciandolo sia con le zampe anteriori che con quelle posteriori. Non gli diede un morso profondo, era come se lo stesse prendendo per il colletto, attaccandolo al muro. Ovviamente nel loro mondo non c'era spazio per certe frivolezze, si passava subito all'azione. Per quanto Edward ne sapeva, però, un licantropo giovane doveva sempre sottostare a quello più anziano, soprattutto se era nel suo territorio, e..il ministero aveva stabilito che tutto appartenesse a lui. O almeno, aveva il diritto di stare li. Ringhiò, mentre lapilli di bava bagnavano il pelo dell'altro lupo, che sembrava immobile sotto la presa ferrea nella quale era stato intrappolato. Edward balzò indietro, socchiudendo appena gli occhi, ritornando così fissarlo da una distanza abbastanza minima, che gli permetteva comunque di tenere la situazione sotto controllo.
 
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Seller'
CAT_IMG Posted on 18/5/2011, 13:32




Chris Told ● Licantropo ● Scheda
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Il giovane lupo grigio si muoveva con lentezza, osservando l'altro sfidante ancora per terra, mentre un ululato ghiacciante sferzava l'aria rompendo quell'inquieto silenzio che si era creato. Scosse la testa come ad essere un segnale di avvertimento, compiaciuto di sè stesso per quanto bravo era stato. Sapevo che il lupo che si trovava davanti era più grande, più vecchio di lui e quindi con certamente più esperienza ma lui era più agile e una gran testa calda, ne era consapevole. Ringhiò mentre i due si guardavano negli occhi cercando di studiare quale sarebbero state le loro mosse successive, ma questa volta fu il contrattacco dell'altro lupo che un un balzò lo atterrò, posando il suo peso sul corpo del più giovane. Lo afferrò alla gola strattonandolo contro un albero. Un guaito prolungato, un po' per la sofferenza, un po' per la situazione. Avrebbe dovuto riuscire a liberarsi dalle sue fauci che ora stringevano e opprimevano il suo collo creandogli un dolore atroce. Questo lo lasciò di sua spontanea volontà così che Chris scivolasse per terra, ancora afflitto da quel morto. Assaporò con la lingua il suo sangue facendolo scomparire per quanto possibile prima che questo riprendesse a scendere copiosamente. Ringhiò osservando il lupo avvicinarsi, puntando le zampe inferiori per terra, nuovamente con il viso a pochi centimetri da terra pronto all'attacco o forse era meglio dire difesa, perchè ora non era più certo di essere in grado di affrontarlo. Sentiva la spossatezza, quella fastidiosa stanchezza pervadergli il colpo e affliggergli le zampe che lentamente cedevano. Continuò a ringhiare prima di perdersi in un violento ululato alla luna.
Quello era un ottimo modo per sfogare i suoi istinti. Lentamente si spostò sulla sinistra ritornando di fronte alla sua preda, al suo cervo che ora non sarebbe stato più semplice cibo ma solo il suo trofeo. Trofeo che avrebbe difeso con i denti e con gli artigli. Le zampe si muovevano ancora agili nonostante continuasse a berdere sangue dalla parte bassa del collo. Solitamente amava l'odore del sangue, quella non era altro che un'attrazione per lui, ma in quel caso il suo.. non significava nulla di buono. Cattivo segno!
Il lupo più grande continuava a seguirlo con lo sguardo che non sembrava preoccupato solo offensivo e allo stesso tempo esaminatore delle sue azioni. Odiava essere osservato in quel modo. Ringhiò per l'ennesima volta, questa volta più forte, più combattivo. Si scagliò di nuovo sul lupo, portando le zampe a movimenti più veloci così da avere maggior forza su di lui. Si scagliò adosso a questo cercando il suo collo con i denti, ma fu un tentativo vano tuttavia riuscì a lasciargli tre grosse ferite sull'addome, segno dei suoi artigli ben affilati. Ricadde a terra di nuovo imposizione, il muso basso, i muscoli tesi..


'Sid
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 19/5/2011, 12:53




Il giovane lupo sembrava piuttosto risentito dell'attacco appena ricevuto, ed Edward continuava a studiare più che lui, il suo odore, cercando di capire a chi collegarlo, chi fosse quel giovane sfrontato che osava attaccarlo, perchè di certo non avrebbe mai più avuto vita facile. Se fosse stato ancora umano, sarebbe stato più divertente, ma da lupo si poteva solo limitare ad aggredire e proteggersi, vittima del suo stesso istinto che non bramava altro che sangue. Osservò con attenzione i movimenti del giovane, che si spostava nei pressi della sua preda, un povero cervo che gioaceva sventrato sotto un albero, illuminato appena dal bagliore della luna, quasi fosse stato il trofeo per chi avesse vinto. Edward ringhiò di rimando quando si sentì minacciato sia dai movimenti, che dal ringhiare dell'altro lupo, che non sembrava ancora aver deciso come comportarsi, sebbene il sangue stesse rallentanto la sua corsa fuori dala ferita che gli era stata inflitta al collo. Come se fosse nulla, come se nulla fosse successo, Edward venne scaraventato a terra con una velocità impressionante, e mentre il giovane lupo cercava di prenderlo alla gola, l'abilità e la saggezza riuscirono a far scansare abilmente Ed, mentre con le unghia gli venivano inflitti graffi all'addome, così profondi che sembrava gli stessero lacerando anche l'anima. Sembrò quasi che il grosso lupo stesse tossendo, mentre con un bazo il più giovane tornò in posizione d'attacco. Edward cercò di alzarsi, quasi inutilmente dato che sentiva confluire tutto il sangue fuori dalla ferita, piuttosto che dai suoi arti. Portò il muso sul petto, leccandosi il sangue in eccesso come per riappropriarsene, per rimettersi in forze, così riuscì finalmente a mettersi in piedi, strizzando gli occhi, cercando di stabilizzare la figura del lupo di fronte a lui, che al momento sembrava sdoppiato in tante copie.
 
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5 replies since 17/5/2011, 09:24   153 views
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