Una chiacchierata insolita..., Maark e Edward

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Maark
CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 20:54




Maark Lerman

Niente da fare, niente da guardare. Avevo solamente una noia assurda. Pensavo ai GUFO per il prossimo anno, e intanto mi dirigevo al Lago. Il tramonto risplendeva sopra a Hogwarts, un’altra giornata finiva e io come al solito passavo il mio tempo a leggere Pozioni al Lago. Appena arrivai mi sedetti sotto un albero secolare e aprii il libro scolastico di pozioni. Non sapevo cosa fare, ma una cosa bella era leggere un libro. Quando lo aprii mi soffermai in certe pozioni e ci lasciai il segno, poi alzai lo sguardo e fissai l’orizzonte del lago, in cui il sole toccava l’acqua, il cielo e la terra si univano. Pensavo a mia madre e dissi sottovoce tornando a leggere
Mamma come vorrei stare vicino a te, in certi momenti del genere!.
Il Sole cominciava a scomparire e la notte era imperversa. Ma io leggevo lo stesso, perché quella luce rossastra era ancora presente nell‘aria.
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 21:08




Avevo appena concluso la lezione con gli studenti del primo anno, ed era stata un vero disastro, almeno per me, perchè a quanto pareva a loro era piaciuta parecchio. Mentre loro si divertivano a masticare caramelle, soffiarsi il naso, parlare tra di loro, scrivere e respirare, io mi ero ripromesso per tutta la lezione di non prenderli a schiaffi, dato che il preside mi aveva ammonito per il mio pessimo comportamento con un gruppetto di tassorosso che si divertivano a vedere chi fosse più stupido. Cose che io ovviamente non ero in grado di accettare, altrimenti avrei accettato un lavoro presso l'asilo nido, circondato da bebè babbani che l'unica cosa che erano in grado di fare era bere latte. Beh, il livello dei miei studenti era comunque quello, peccato che loro si nutrissero di cose ben meno nutrienti. Non vedevo Helena da tutto il giorno, a parte un sorriso che ci eravamo scambiati di sfuggita passando per i corridoi, ma ahimè non avevo avuto il tempo di andare a trovarla. Uscii dal castello per il mio solito giro di ronda, dovevo controllare che nessuno di fosse perso, che nessuna creatura avesse fortunatamente amputato qualche studente a morte, o cose del genere. Passeggai tranquillamente per il parco, non riscontrando presenze umane, o non, ma arrivato al lago sentii uno strando odore. Uno studente se ne stava seduto nella sua beata nullafacenza, beffandosi delle regole di Hogwards, sicuramente contento di sprecare il mio tempo. Lo riconobbi poco dopo, uno studente del quarto anno, grifondoro. Il che la diceva lunga. Lerman, non sei un pò troppo cresciuto per piangere l'assenza di tua madre? chiesi retorico arrivando silenzioso alle sue spalle, restando poi a qualche metro di distanza di fronte a lui, togliendoli la meravigliosa vista che si era messo a contemplare. Neanche fossimo in un museo. Cosa ci fai qui? chiesi, osservando lo sguardo assente ed intimorito del ragazzo. Erano tutti così ormai, i veri uomini il mondo non li sfornava più. Non che dovessero nascere tutti perfetti come me, però almeno una brutta copia sarebbe stata passabile. Ahimè, gioventù sprecata, borbottai tra me e me, attendendo la risposta del ragazzo.
 
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Maark
CAT_IMG Posted on 17/5/2011, 21:15




Maark Lerman

Sentii una voce familiare, Era il Prof. Edward. Lo guardai con sguardo insolito e dissi.
Salve professore, ma io non sto piangendo, sto solo pensando a mia madre e mio padre. Sa non sono tanto difficili da scordarli. Tutti mi dicono di non pensarci, ma non ci riesco.
Sentii quello che disse il professore e ci rimasi male come mi stesse facendo la ramanzina. Io continuai a sorridere e poi aprii la bocca per respirare e dissi.
Mi scusi professore, sono qui per leggere in leggera tranquillità. Ai giorni d‘oggi studiare è po’ difficile. Anche se penso che molti se ne fregano. Se devo diventare un Auror devo almeno prende il massimo dei GUFO in certe materie. Per l‘anno prossimo devo essere preparato. Poi soprattutto con lei che non eccello al massimo, ma me la cavo.
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 19/5/2011, 12:59




Salve professore, ma io non sto piangendo, sto solo pensando a mia madre e mio padre. Sa non sono tanto difficili da scordarli. Tutti mi dicono di non pensarci, ma non ci riesco. inarcai un sopracciglio, ascoltando la risposta del ragazzo cercando di non sorridere. Oh, mi faceva quasi tenerezza quel pargolo indifeso che ancora non aveva digerito il fatto di essere lontano da casa, e ne soffriva. Certo, anche io a volte sentivo la nostalgia dei miei genitori, ma quando avevo ancora 7 anni e nessun'altra cosa da fare. Annuii comunque, giusto per dar segno al ragazzo che non mi ero addormentato, anche se la proposta di dormire era piuttosto allettante. Mi scusi professore, sono qui per leggere in leggera tranquillità. Ai giorni d‘oggi studiare è po’ difficile. Anche se penso che molti se ne fregano. Se devo diventare un Auror devo almeno prende il massimo dei GUFO in certe materie. Per l‘anno prossimo devo essere preparato. Poi soprattutto con lei che non eccello al massimo, ma me la cavo. e così non era solito che i ragazzi studiassero? se un corvonero fosse stato nei paraggi e l'avesse sentito, sicuramente lo avrebbe schiantato contro un muro, rivolgendogli tutti gli incantesimi solo per fargli appurare che gli avevano appresi. Ma i grifondoro erano così, sempre tutti pieni di se, sotto tutto io insopportabili. I serpeverde almeno avevano un qualche motivo per vantarsi, ma quel bimbetto di certo no. E così non mi ritieni un insegnante abbastanza bravo da insegnarti le dovute cose senza che tu ricorra a qualche libro? è questo che stai cercando di dirmi Lerrin? chiesi con tono provocatorio, cercando di immaginare quale reazione avesse avuto il ragazzo del quale non ricordavo il cognome. Ero comunque piuttosto convinto che fosse con la L. Si, doveva essere per forza così.
 
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Maark
CAT_IMG Posted on 19/5/2011, 15:40




Rimasi lì fermo seduto e guardavo il Professore. Poi mi alzai e diventai rossi e sentii la sua predica.
E così non mi ritieni un insegnante abbastanza bravo da insegnarti le dovute cose senza che tu ricorra a qualche libro? è questo che stai cercando di dirmi Lerrin?.
Non volevo offendere assolutamente, ma guardai sotto gli occhiali del professore con lo sguardo e sorridendo dissi.
Lerman, Signore. Ma io non volevo assolutamente farle la predica. Dicevo che devo studiare di più, anche se lei spiega una favola. Credo che devo studiare di più del solito. Perché devo prendere una E se voglio diventare Auror. Comunque le ripeto che non la volevo offenderla.
Poi chiusi il libro e lasciai il segno con un dito e iniziai a guardare il lago
 
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«Ðëaler»
CAT_IMG Posted on 23/5/2011, 12:57




Lerman, Signore. Ma io non volevo assolutamente farle la predica. Dicevo che devo studiare di più, anche se lei spiega una favola. Credo che devo studiare di più del solito. Perché devo prendere una E se voglio diventare Auror. Comunque le ripeto che non la volevo offenderla. Lerman, beh...c'ero andato molto vicino, avrebbe dovuto sentirsi molto fortunato solo per il fatto che avevo ricordato per metà il suo cognome. Ok, forse avevo indovinato solo l'inziale, ma era una gran cosa dato che lui era un essere insignificante. Sarà meglio per te, grifondoro dissi, indietreggiando di qualche passo in modo da posare la schiena contro il tronco di un albero, per stare più comodo. Annusai l'aria, c'era profumo di pioggia, quindi presto uno dei classici temporali avrebbe colto la scuola, pur sempre impreparata, seppur rassegnata a queste condizioni climatiche. Come mai l'Auror, Lerman? chiesi, incuriosito. non sembrava per niente un ragazzino impavido, sprezzante del pericolo, disposto a morire per salvare i gattini incastrati tra i rami degli alberi.
 
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